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Il Castello Tramontano

Il Castello, in stile aragonese, realizzato a scopo difensivo, non fu mai completato, per la prematura scomparsa del conte.

Infatti, delle cinque torri previste dal progetto originario, solamente tre ne furono costruite, ossia, il maschio centrale, più due torri laterali a base circolare, provviste di feritoie. Anche lo stesso fossato fu lasciato incompleto.

Il Castello Tramontano si trova sulla collina di Lapillo, fuori dalle mura cittadine, in posizione di dominio sul centro storico di Matera. Ciò induce a pensare che il conte volesse difendersi non solo da attacchi esterni, ma anche dalla sua stessa popolazione.

I lavori furono avviati nel 1501 con uno stanziamento iniziale di 25mila ducati, che ovviamente gravarono sui materani.

Altri lavori di consolidamento della cinta muraria difensiva della città non furono completati per la dipartita del conte, come testimonierebbero i resti di una torre aragonese, ritrovati sotto il Palazzo dell’Annunziata, in Piazza Vittorio Veneto, assieme agli altri ipogei e al Palombaro Lungo, in occasione dei lavori di rifacimento della stessa piazza, agli inizi degli anni ’90.

In seguito il Castello Tramontano fu utilizzato come prigione, come testimoniano alcuni graffiti al suo interno.

Una curiosità: il castello è rappresentato in miniatura sulla sommità del bellissimo presepe cinquecentesco in pietra calcarea policroma, opera di Altobello Persio da Montescaglioso e Sinnazaro Panza da Alessano, che si trova nella Cattedrale di Matera, nella Cappella di San Giuseppe.

Una volta restaurato, il castello è all’interno di un’area verde, divenuta parco cittadino, ove si svolgono eventi culturali e concerti.

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