Il Matera Film Festival, in programma dal 3 al 10 novembre 2024, celebra il cinema nella suggestiva città di Matera. L’evento offre proiezioni di film di alta qualità, workshop e incontri con registi e attori. Matera, famosa per i suoi Sassi, è un set cinematografico privilegiato e ospita produzioni di successo. Partecipare al festival è un’opportunità unica per scoprire nuovi talenti e vivere un’esperienza culturale indimenticabile nel cuore della Basilicata.
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Queste due chiese rupestri sono scavate dentro lo sperone di roccia naturale che si erge verso il fondo del Sasso Caveoso, detto il Monterrone. Una volta “scalata” questa piccola vetta, attraverso una scalinata, si può godere di uno strepitoso panorama, che guarda sia sulla gravina che sullo stesso Sasso Caveoso. Attualmente le due chiese sono collegate da un corridoio interno, e conservano numerosi affreschi che vanno dal periodo bassomedievale a quello barocco.
Questa era una chiesa rupestre medievale dedicata alla Madonna di Cava, dal nome del casale ove si trovava. Nella seconda metà del Cinquecento, dopo un evento miracoloso, fu sostituita da una chiesa interamente costruita, ad eccezione della parete ove si trova il pregevole affresco bassomedievale della Madonna con Bambino.
La bellissima chiesa rupestre altomedievale di Santa Lucia e Sant’Agata, aveva ai suoi lati anche un monastero femminile benedettino. Divenuta abitazione, per due terzi, durante il periodo del sovraffollamento dei Sassi, solo la navata destra ha continuato ad essere una chiesa consacrata, fino ai giorni nostri. Dall’architettura movimentata da una serie di templon, conserva ancora molti affreschi bassomedievali di pregevole fattura.
È la più grande chiesa rupestre del centro storico di Matera. Il primo impianto bassomedievale si trova sotto al pavimento. Ampliata fino al Settecento, agli inizi del Novecento la parrocchia fu trasferita presso la Chiesa di Sant’Agostino. Con lo svuotamento dei quartieri Sassi subì furti d’opere d’arte ed atti vandalici. Nei sotterranei vi è un putridarium, visitabile, dove avveniva la pratica purificatrice della decomposizione dei corpi dei defunti religiosi.
La più grande cisterna della città si trova nella piazza principale del centro storico, Piazza Vittorio Veneto. Scavata alla fine dell’Ottocento a cura del Comune di Matera per soddisfare le esigenze idriche crescenti degli abitanti del Piano, poteva contenere fino a cinque milioni di litri d’acqua.
Costruito per volere del vescovo Vincenzo Lanfranchi nella seconda metà del Seicento come nuovo seminario per i giovani religiosi, inglobò la preesistente Chiesa del Carmine. Oggi è sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna.